Riduzione Emissioni Allevamenti - Pascol

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Riduzione Emissioni Allevamenti

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Le emissioni di interesse ambientale per il settore agricolo riguardano ammoniaca (NH3), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O). Al macrosettore agricoltura è attribuito il 7% delle emissioni totali di gas serra sul territorio nazionale, così derivati: 

  • Ammoniaca dalle fermentazioni dell’azoto presente nelle deiezioni.
  • Protossido di azoto dallo stoccaggio del letame e dalle concimazioni con fertilizzanti e spandimento reflui.
  • Metano dalle fermentazioni ruminali.

Tutti questi gas hanno un effetto termico che si attesta dalle 23 alle 270 volte superiore a quello dato dall’anidride carbonica, generando un impatto ambientale assolutamente non trascurabile.

Esistono ad oggi diverse strategie per la riduzione dell’emissione di gas serra, che spaziano da una gestione alimentare più accorta ad un cambio progressivo della modalità di allevamento.

Come ridurre quindi le emissioni di metano?

Il metano è un gas che deriva dalle fermentazioni microbiche ruminali dei bovini. Studiare un’alimentazione mirata, la cosiddetta precision feeding permette di ridurre allo stretto necessario le emissioni di metano nell’atmosfera. Si tratta quindi di scegliere materie prime eccellenti, analizzandole periodicamente, e di migliorare la qualità dei foraggi.

Quelle di ammoniaca? 

L’emissione di ammoniaca, responsabile dell’acidificazione dei suoli e dell’inquinamento delle acque, è controllabile modulando il quantitativo di proteina nella dieta. Un’eccessiva percentuale di proteina nella razione altro non è che uno spreco: oltre un certo limite, gli animali smettono di convertire i nutrienti ed iniziano a smaltirne l’eccesso nelle deiezioni, che a loro volta inquinano i terreni. Ridurre la percentuale di proteina in ingresso e migliorarne la quantità consente di ottimizzare la crescita riducendo gli sprechi.

E quelle di protossido di azoto? 

Il protossido di azoto è prodotto in buona parte a seguito delle pratiche di concimazione e gestione di ingenti quantità di reflui associati agli allevamenti intensivi. L’allevamento estensivo elimina direttamente questi passaggi: la concimazione avviene direttamente in campo aperto e l’interramento viene lasciato al naturale passaggio degli animali.

Ognuna di queste procedure è del tutto naturale, e può supportarci nel creare un protocollo di sostenibilità ambientale efficace con poche manovre mirate. 

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