Il bovino e il suo "etogramma"

IL BOVINO E IL SUO "ETOGRAMMA"

Come è possibile comprendere lo stato di salute dei bovini in un allevamento? Non solo da evidenti parametri clinici ma anche dai loro comportamenti: in tal senso ci aiuta l’etogramma!

Che cos'è l'etogramma?

L'etogramma è l’insieme dei naturali comportamenti di una specie animale. Se, in un allevamento, i fattori necessari al corretto sviluppo e al sostentamento dell’animale sono presenti, quest’ultimo manifesterà pienamente tutti i comportamenti previsti dal suo etogramma. 

Di quali fattori e comportamenti parliamo nel caso del bovino?

I fattori e i comportamenti nel caso del bovino sono:
  • Tempo: i bovini, durante il pascolo, grazie alla disponibilità di ampia superficie e di libertà di tempo, possono seguire la loro naturale alimentazione. Essi infatti si alimentano grazie a brevi pasti ma ripetuti nel corso della giornata. Al contrario,  in un allevamento al chiuso, i bovini sono costretti a mangiare durante le razioni e non secondo le loro necessità.

  • Selettività: l’animale è selettivo sulla sua alimentazione, al pascolo infatti è libero di selezionare il cibo che preferisce. In stalla la razione invece è imposta.

  • Gregarietà: i bovini stanno in branco. Ampi spazi come il pascolo permettono di creare gruppi e in questo modo non portano allo sviluppo, tra gli animali, di comportamenti aggressivi e di competizione.I gruppi creano coesione tra i bovini, dal quale nascono delle relazioni naturali; questa possibilità è inesistente nelle stalle dove le mandrie vengono create dall’uomo.

  • Comportamento materno: il pascolo permette al bovino di avere maggior tranquillità sia nel momento pre-parto che nel momento di crescita del vitello. Infatti l’animale è libero di isolarsi per partorire, allattare il vitello, ritornare nella mandria senza forzature e il vitello è libero di imparare i comportamenti dalla madre.

  • Stimoli: il pascolo consente di avere un diverso approccio agli stimoli, l’animale può gestire i suoi tempi di reazione naturali e non forzati, sviluppando così anche la curiosità. Un esempio è  la gestione naturale della luminosità, che influenza la riproduzione.

Nel momento in cui l’insieme di questi fattori risulta armoniosamente rispettato, l’animale può crescere e sostentarsi in maniera corretta rispetto alle proprie esigenze fisiologiche e, di conseguenza, manifestare i comportamenti tipici del suo etogramma.

 

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