Che correlazione c'è tra il pascolo e la tutela della biodiversità?

CHE CORRELAZIONE C'È TRA IL PASCOLO E LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ?

Fondare il progetto Pascol sulla libertà di pascolare per gli animali non è solo una scelta che tende alla ricerca di una qualità eccelsa e ad un prodotto genuino e naturale. Incentivare metodologie di allevamento basate sul pascolo ci consente anche di muoverci in una direzione meno gravosa per l’ambiente e per la biodiversità. 

La biodiversità costituisce la rete della vita, cioè la totalità di tutti gli organismi viventi presenti sul Pianeta sia animali che vegetali.

In un allevamento al chiuso, i bovini sono alimentati con grandissime quantità di mangimi: mediamente un bovino che vive 520 giorni arriva, nella sua vita, a consumare 10.400 kg di mangimi, che richiedono una superficie di oltre 10.000 metri di suolo coltivabile che viene, per forza di cose, trasformato in una monocultura, azzerando così ogni tipo di biodiversità su quella superficie. Si stima che l’alimentazione di un bovino al chiuso sia mediamente composta in questo modo: 55% carboidrati, 15% proteine e 30% fibre ed i carboidrati sono rappresentati in gran parte  dai mangimi. 

Allevare i bovini al pascolo consente di lasciare a questi ultimi la possibilità di alimentarsi autonomamente e di ridurre drasticamente l’utilizzo di mangimi e, di conseguenza, la superficie di suolo richiesta per le monoculture. 

Un bovino Pascol si alimenta a base erba e fieno ed i mangimi, da materie prime italiane e no ogm, che vengono usati solo in fase di finissaggio.

In questo modo, viene ridotto del 75% l’utilizzo di mangimi, che, mediamente, non supera i 2600 kg durante tutta la vita dell’animale. L’alimentazione di un bovino Pascol è suddivisa, tra i suoi macronutrienti, in questo modo: 20% carboidrati, 10% proteine, 70% fibre. Si nota subito come la quantità di fibre derivanti dal pascolo  sia considerevole rispetto all’alimentazione di un animale al chiuso.

Questo ha chiaramente un grande impatto sulla necessità di suolo coltivabile per la produzione di mangimi provenienti da monoculture.

Ed ecco perché il pascolo è una prima e buona soluzione per diminuire drasticamente la perdita di biodiversità vegetale!